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Soluzioni low cost per costruire o ristrutturare

Quali soluzioni?

Alcune possibili soluzioni low cost che possono essere applicate nel progetto di costruzione, ristrutturazione o arredo di una casa, ovviamente per ogni progetto è necessaria una soluzione personalizzata che tenga conto del budget, delle esigenze e degli obiettivi del committente.

Edifici prefabbricati: gli edifici prefabbricati sono valida soluzione in quanto il loro processo di produzione e di posa in opera è più rapido, basti pensare ad un edificio progettato e realizzato con una struttura in legno (X-lam, Platform frame etc.) caratterizzato dalla facilità di trasporto dei materiali, dell’assemblaggio a secco e della maneggevolezza in cantiere, questi aspetti si traducono in risparmio di costi e tempi.

Progettazione minimale: la progettazione minimale, che utilizza linee semplici, accostamenti essenziali e forme geometriche elementari, può ridurre i costi di produzione e manodopera senza compromettere l’estetica e la funzionalità.
Materiali di recupero ed energia rinnovabile: utilizzare anche materiali provenienti da un ciclo produttivo che prevede il recupero, degli stessi materiali usati per costruire. Anche l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare o eolica, può aiutare a ridurre i costi a lungo termine del progetto e contribuire alla sostenibilità.

esempio progetto Aramè Studio

08014 arquitectura – Ph: Pol Viladamos

Soluzioni modulari: altro esempio di costruzione a basso costo, in questo caso appartenente per certi aspetti ad un segmento “sperimentale”, sono appunto le soluzioni modulari quali i container da trasporto impiegati come abitazioni dette anche cargotecture. In questa soluzione low cost il vantaggio economico di spesa è dato dal riuso di un modulo esistente che funge da struttura e involucro e che quindi permette di sostenere per lo più i costi legati alle sole finiture e impianti. Questa soluzione in Italia non ha ancora preso piede come all’estero e la normativa sulle costruzioni pare non abbia ancora colto la tematica, determinando incertezza sulla pratica.
Prossimamente, con i prossimi articoli di questo blog sarà approfondito maggiormente l’argomento con tutte le eventuali novità

Auto costruzione: in questo caso è il committente/proprietario dell’edifico che si occupa di costruire, con i propri mezzi e la propria esperienza, l’edifico vero e proprio. Auto-costruire la propria casa significa costruire o contribuire alla costruzione della propria abitazione senza l’ausilio di una impresa edile, ma con l’aiuto di professionisti; può essere un’opzione interessante per chi desidera avere un controllo maggiore sul progetto e sui costi dell’abitazione. Occorre però essere consapevoli di possedere le competenze tecniche e capacità organizzative specifiche. Inoltre, è importante assicurarsi di rispettare tutte le normative e le autorizzazioni necessarie per la costruzione dell’abitazione, in questo caso SArchitettura offre i servizi necessari per poterlo fare.
L’auto-costruzione può essere un’esperienza gratificante, ma è importante valutare attentamente le proprie capacità e risorse prima di intraprenderla.

Alcuni esempi

Spesso, come l’approccio di SArchitettura “fare con quello che c’è e inventare quello che non c’è“, le soluzioni non debbono essere necessariamente articolate e frutto di chissà quali compromessi ma, semplicemente ragionate per diventare elementi stilistici di un interno, di un arredo o di una facciata. Soluzioni che aldilà di offrire un risparmio di costi e tempi di realizzazione e sempre con un occhi di riguardo alla qualità, conferiscono un carattere estremamente personale agli spazi così progettati.

Lenschow-Pihlmann – Ph: Hampus Berndtson

Fra gli esempi più interessanti meritano di essere menzionati quelli in cui la progettazione ha prodotto soluzioni semplici ma efficaci come ad esempio l’utilizzo “creativo” e non convenzionale dei materiali.
Un mattone di laterizio, impiegato per una parete divisoria interna, lasciato a vista può generare una texture, una superficie che con il suo “motivo” e per la sua peculiarità diventa elemento d’arredo. La sua posa in opera può essere studiata per ottenere, appunto, un particolare e determinato effetto superficiale in cui il disegno stesso dei mattoni, opportunamente accostati tra loro generano un disegno geometrico o un pattern. Una soluzione simile, a dimostrazione che sono pochi i limiti alle soluzioni estetiche, può essere quella di alternare tipologie differenti di mattoni lisci e mattoni scanalati etc.
Il risparmio? La facilità di posa in opera, la non necessità di realizzare l’intonaco e le dovute finiture di una parete tradizionale.

Sempre in riferimento al trattamento delle pareti (interne od esterne) resta valido l’approccio di lasciare a vista ciò che fa parte della struttura muraria. Come nel caso di scegliere di mettere a nudo una parete in pietra e conferirle un carattere contemporaneo pitturandola in tinta. Soluzione questa che conferisce anche un carattere identitario dello spazio, lasciando la possibilità di poter “leggere” la storia dell’edifico e coglierne le tracce degli avvenimenti.

Altro esempio di soluzioni che permettono di ottenere risultati accettabili con un ridotto budget di spesa e un notevole risparmio sui tempo di realizzazione, sono quelle che prevedono la posa degli impianti elettrici a vista; in questo caso le opzioni sono tante, come lo sono anche le possibilità di scegliere la finitura e il materiale dei tubi e delle apparecchiature elettriche; dai classici tubi rigidi in PVC che all’occorrenza possono essere pitturati, ai tubi in metallo e/o rame. Sempre più spesso tali soluzioni vengono adottate nelle ristrutturazioni e nell’arredamento d’interni, sia nei contesti più moderni che in quelli storici, ovviamente occorre sempre valutare il contesto in cui queste soluzioni vengono applicate e che tipo di risultato finale si vuole ottenere.

SArchitettura – Ph: LU

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